Di Angela sappiamo pochissimo. Era una donna vissuta a Foligno nella seconda metà del Duecento. Sembrava più interessata da giovanissima alla vanità femminile e alle gioie del mondo, piuttosto che alla pratica religiosa. Dopo la morte del marito e dei figli, vendette tutti i suoi beni e ne distribuì il ricavato ai poveri. Si ritirò in una piccola casa nei pressi del convento di San Francesco, e nel 1291 fece la sua professione nel Terz'Ordine Francescano.
Angela ebbe un lungo dialogo con lo Spirito Santo, e poi con il Cristo. Al pomeriggio tornò nella chiesa di San Francesco e qui ebbe una travolgente esperienza mistica di Dio Trinità, della sua immensità e del suo Amore.
"Non faccio altro testamento che questo: vi raccomando quest’amore scambievole. Vi lascio in eredità tutto ciò che possiedo: la vita di Cristo, la povertà, il dolore e il disprezzo"
"Non posso guardare ad alcun santo che in modo più singolare mi faccia vedere la via del libro della vita, cioè il modello della vita di colui che è Dio-Uomo, Gesù. Né vedo alcun santo che tanto fissasse i suoi occhi su questo modello, come lui che mai rimosse da Gesù gli occhi della sua anima. E questo fu palese anche nella sua vita di uomo. E poiché san Francesco si fissò totalmente in lui, fu ripieno di ogni sapienza, e di questa sapienza riempì il mondo intero e lo riempie ancora"
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